Nistagmo e il percorso scolastico

Nistagmo al nido e alla scuola d’infanzia: quali suggerimenti dare alle educatrici?

L’intervento abilitativo ha come obiettivo la promozione dell’adattamento del bambino al suo contesto di vita, e come fine ultimo il raggiungimento del miglior livello di qualità di vita possibile per il bambino e per la sua famiglia. Il percorso riabilitativo che viene messo in campo dall’equipe è volto da un lato a promuovere la crescita individuale del piccolo, il suo sviluppo neuropsicomotorio, l’acquisizione delle competenze mediante delle attività specifiche, e dall’altro lato a individuare, insieme alla famiglia in primis e successivamente alle altre figure educative, quegli accorgimenti e adattamenti ambientali per proseguire a consolidare le esperienze vissute e apprese durante il lavoro riabilitativo.

Si riconosce, infatti, all’ambiente un ruolo cruciale nella salute e nel benessere del bambino ed è quindi importante che le esperienze vengano trasferite nei contesti di vita quotidiana del piccolo. Per questo motivo da subito, fin dall’ingresso del bambino alla scuola dell’infanzia o al nido, vengono forniti alla famiglia e agli educatori dei consigli su come strutturare l’ambiente: per esempio cercando di fare in modo che il contesto di gioco risulti il meno confusivo possibile, prestando attenzione alle condizioni di luminosità dell’ambiente, oppure scegliendo dei materiali e dei giochi ad elevato contrasto con immagini che siano semplici e dai contorni ben definiti; o ancora scegliendo dei giochi che possano aiutarlo a meglio organizzare i movimenti del proprio sguardo o consolidare alcune abilità specifiche come la coordinazione occhio-mano.

Proprio in virtù del fatto che l’ambiente ha un ruolo strutturante nello sviluppo neuropsicomotorio di un bambino e che, se ben adattato percettivamente, può essere esso stesso ‘farmaco e cura’ abbiamo pensato, spinti molto dalla volontà dei genitori ma anche degli operatori del settore, di raccogliere all’interno di un opuscolo un po’ tutte quelle esperienze di gioco, quei suggerimenti e quelle indicazioni che noi operatori forniamo nella nostra prassi clinica quotidiana ai genitori. L’opuscolo vuole essere uno strumento che aiuti i genitori a costruire anche nei loro ambienti di casa o a scuola quei contesti che sono più favorevoli e più significativi affinché possano portare avanti l’esperienza maturata nei contesti riabilitativi.

Nel nostro opuscolo “Non solo occhi per crescere”, che è stato realizzato grazie alla Fondazione Mariani che ci ha assistito nella realizzazione dell’opera, abbiamo raccolto suggerimenti che sono illustrati attraverso materiale fotografico. Il libro, realizzato anche in formato digitale, può essere scaricato dal sito della Fondazione Mariani e può essere visibile a genitori e operatori iscrivendosi al sito della Fondazione.