Durante il percorso di vita di una famiglia è molto importante fare i conti con le emozioni degli adulti, così come con quelle dei bambini. Ogni momento e tappa evolutiva rappresenta un punto di crescita, ma anche di domande, in cui un genitore deve trovare le risposte più idonee per accompagnare il figlio alla sua piena realizzazione. Educare e sostenere lo sviluppo di un figlio è possibile se nella vita della famiglia e nella relazione educativa e affettiva vi è ascolto emotivo e lettura dei bisogni emotivi. Imparare a osservare e ad ascoltare i bisogni di un figlio è quindi mettersi alla ricerca dei significati che essi hanno sia per il figlio che per il suo sviluppo.
È quindi imparare conoscere e rispettare i tempi necessari al figlio per raggiungere il suo sviluppo ottimale. Aspettare per conoscere e sostenere è un’attesa dinamica, mai passiva, in cui ogni genitore deve poter crescere.

Un percorso di supporto alla genitorialità è lo strumento che accompagna i genitori nel centrarsi anche sulla relazione emotiva e educativa, necessari entrambi per lo sviluppo completo dell’individualità del bambino, ma anche dell’identità del genitore. 

Il supporto alla genitorialità permette di evitare il rischio di centrarsi solo sulla difficoltà o diagnosi del figlio come unico attivatore del ruolo protettivo e di cura dell’adulto. Permette inoltre di non snaturare la funzione affettiva e educativa, attraverso una riduzione del ruolo genitoriale che rischia di divenire strumento funzionale solo alla diagnosi e non alla persona.

Essere genitori vuol dire portare il figlio con le proprie caratteristiche ad essere più se stesso, più espressione del suo potenziale nel percorso di vita che vive.

Il consulente famigliare, quindi, può essere connettore della rete di supporto attivata, sostiene il ruolo genitoriale nella mobilitazione delle risorse già presenti e di quelle nuove che potrebbero rendersi necessarie.