a cura di Elena Zorzit

L’insegnante di sostegno è una figura di supporto alla classe, che pertanto si affianca alle insegnanti curriculari, ha la loro stessa valenza, ma si dedica con particolare attenzione alla gestione di alcuni contesti o bambini con maggiori difficoltà.


Non necessariamente, infatti, il bambino con nistagmo rappresenta il soggetto che all’interno di una classe è quello con bisogni maggiori.

La scelta o meno di avere un sostegno dipende dal visus del bambino con nistagmo, ed è soprattutto una scelta famigliare, ma deve tener conto che la presenza di tale figura permette al gruppo docenti di dedicare una maggior attenzione e una maggior disponibilità di tempo a bambini che hanno necessità. E anche se apparentemente il bambino con nistagmo sembra non avere bisogno perché riesce a svolgere le attività come gli altri, occorre sempre ricordare che il suo livello di affaticamento visivo è estremamente alto. 

Se i genitori sono d’accordo può essere opportuno far intervenire questa figura già dalla scuola dell’infanzia in modo tale che il bambino si abitui ad avere materiale adeguato, attenzioni e strategie che gli vengono suggerite da personale specializzato che collabora con la figura del tiflologo e dell’assistente alla comunicazione . In questo modo quando il bambino sarà in prima elementare avrà già metabolizzato le proprie necessità e strutturato una capacità di reazione funzionale ai propri bisogni.