Ciao a tutti,
sono Roberto, 35 anni.

Era il 1986 quando i miei genitori hanno iniziato a notare che giravo la testa a sinistra invece di guardare dritto.
Soffro di Nistagmo congenito, pertanto ho dovuto imparare a conviverci.

Nel corso degli anni sono riuscito a creare un adattamento davvero efficace che mi ha consentito di ridurre tantissimo l’inclinazione rispetto a quando ero piccolino.
Ad oggi posso dire che questa tendenza è visibile solo quando devo concentrarmi su quello che sto osservando, ma non è stato tutto semplice.

Tante, tantissime, le volte in cui mi sono sentito dire da genitori, maestri, nonni, di raddrizzare la testa e guardare dritto.
Gli amichetti ridevano di me perché li guardavo “storto”.
E questo, ad un bambino come me, faceva male. Mi faceva sentire diverso dagli altri, in senso negativo.

Non ne faccio colpe a qualcuno, erano i primi anni ’90 e del Nistagmo si conosceva ben poco, non c’era cultura e sensibilizzazione a riguardo.
Persino io ho iniziato a documentarmi solo in età adulta.

La mia condizione, però, non mi ha impedito di andare bene a scuola, di avere degli amici veri e dei piccoli grandi amori, neppure di fare sport e portare avanti gli studi.
Ho fatto anche il bagnino (!!) e l’animatore turistico, chi ci avrebbe scommesso quando ero piccolo?!

Oggi posso dire di essere completo, sia nel lavoro, che nella vita privata.
Ho una famiglia, una bambina bellissima di 3 anni ed un lavoro di rilievo che mi fa sentire realizzato.

Con la mia esperienza, vorrei dirvi che la vita da sempre speranza e occasioni di riscatto! Forza!

Vi abbraccio

Roberto